La Presidente di NGV Italy, Mariarosa Baroni, in un’intervista rilasciata alla rivista Staffetta Quotidiana si è detta ottimista per il futuro del gas.

Per incentivare la conversione a gas del parco circolante, l’Associazione presenta alcune proposte: l’estensione del periodo di riqualificazione dopo la prima verifica delle bombole, un più efficace sistema di qualificazione dei tecnici preposti e un “mini-incentivo” per la trasformazione dei veicoli esistenti.

Nei riguardi di un sempre crescente interesse da parte dei produttori italiani di auto verso soluzioni ibride ed elettriche, la Presidente si ritiene preoccupata ma determinata a “riportarli a bordo” nel segmento del metano.

“L’ambito normativo oggi privilegia unicamente la visione delle emissioni allo scarico. […] Questo condiziona le scelte dei produttori di auto. In italia abbiamo competenze che il mondo ci invidia e  operatori in grado di convertire il parco circolante in modo sicuro ed efficace a costi ridotti per il consumatore.”

La speranza, sostiene la dottoressa Baroni, risiede nella Commissione Europea e nella sua volontà a far rientrare nella definizione “zero emissioni” anche i mezzi a metano bioGNL e bioGPL. Al momento, l’approccio di valutazione delle emissioni unicamente allo scarico penalizza un intero settore che da anni è totalmente green. L’approccio corretto per la reale valutazione delle emissioni è quello del Life Cycle Assessment. L’intero ciclo di produzione del biometano, presenta un bilancio complessivo delle emissioni di CO2 addirittura negativo. Per questo motivo NGV Italy e le altre associazioni di settore si stanno battendo affinchè il metano e i carburanti bio vengano inseriti nella nuova revisione della direttiva DAFI.

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