NGV Italy ha organizzato insieme al Membro del Parlamento Europeo Carlo Fidanza, un webinar durante il quale si è discusso delle questioni relative alla nuova revisione della direttiva AFID.

Il position paper pubblicato successivamente mette in luce alcuni punti fondamentali condivisi dalle associazioni europee di settore e dalle aziende che lavorano nella promozione di metano, biometano, biocarburanti, blended fuels e idrogeno per i trasporti:

  • È necessario essere inclusivi nel cercare una soluzione per la riduzione a zero delle emissioni di CO2. Il settore dei trasporti risulta essere il più sfidante da decarbonizzare e pone la necessità di utilizzare molecole verdi oltre agli elettroni verdi.
  • I gas sotto forma di GPL, CNG, GNL, biometano, elettricità, idrogeno, biocarburanti e combustibili sintetici erano stati inseriti nella Direttiva 2014. Pertanto è bene che queste soluzioni permangano nella Direttiva anche per consentire le scelte degli Stati membri in funzione delle opzioni più idonee per ottenere una riduzione immediata e a lungo termine delle emissioni. 
  • Oggi, sul territorio europeo possiamo contare più di 2 milioni di km di reti del gas e quasi 4.500 stazioni L-CNG. Gli investimenti e gli sforzi fatti fino ad ora non possono dunque essere vanificati. 
  • Il mercato dovrebbe valorizzare tutti i biocomponenti attraverso un sistema di crediti e garanzie di origine che consentano un mercato più liquido e un chiaro riconoscimento del contributo dei biocarburanti. L’Italia, inserendo questo tema nel piano di rilancio ha promosso l’utilizzo del biometano nel settore dei trasporti. Anche a livello Europeo bisogna garantire flessibilità sulle potenziali opzioni di decarbonizzazione e ci si augura che questo possa avvenire con l’approvazione del pacchetto “Fit for 55”.
  • Promuovere lo sviluppo di infrastrutture naturali e del biometano (CNG e LNG) per il settore dei trasporti è di vitale importanza considerando che queste possono fungere da prerequisito per lo sviluppo degli usi dell’idrogeno, in quanto la filiera dell’idrogeno ne condivide la logistica, l’architettura generale, i componenti e la criogenia con quello sviluppato per il GNL.

  • Una delle maggiori preoccupazioni in vista della revisione AFID è la considerazione del gas come combustibile fossile e dunque una soluzione da escludere nel processo di transizione ecologica. Questo non considera né il  ruolo transitorio del gas nell’immediato azzeramento delle emissioni nette, né il ruolo fondamentale che le infrastrutture del gas e lo sviluppo del gas (e con “gas” si intende naturale, biometano, gas di sintesi e idrogeno) potrebbe avere sulla mobilità obiettivo zero emissioni nette.

NGV Italy continua a collaborare con le altre associazioni e con le istituzioni al fine di dare il giusto valore alla filiera italiana, ed evitare che un intero settore venga messo in ginocchio.

 

Per visionare l’intero documento clicca qui: NGV Italy_vision_AFID revision